Nuovo disco di De Gregori

Scritto da: dalse

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9 inediti, di cui uno a firma del fratello Luigi Grechi, gia' autore della "spettacolare" Il bandito e il campione in uscita il 23 maggio, in questo lavoro intitolato Per brevità chiamato artista. Attraverso il sito di Repubblica è possibile scaricare gratuitamente il singolo Celebrazione.

"Il nuovo album - racconta De Gregori - potrebbe essere definito un'autobiografia fantasticata. Questo forse comprende anche l'amore e la politica ma il gioco non è sempre dichiarato. Certo è molto diverso da quello che passano di solito le radio".

Il buon Francesco mette a disposizione, sul suo sito, due video di altrettanti nuovi pezzi, già presentati in sede live, ed un'intervista in cui racconta il disco e le sue canzoni (da cui per inciso ho estrapolato la dichiarazione qui sopra).

Proprio non mi spiego dove cazzo vada a raccogliere le proprie informazioni Gabriele Ferraris, inviato de La Stampa a Fossano in occasione di un live, che probabilmente, oltre ad aver ottenuto l'accredito al concerto è stato anche pagato per vomitare idiozie sulla non militanza di De Gregori, su questa sinistra che si appropria dei modelli culturali, sulla faziosità delle storie che girano attorno al '68 (sempre di matrice comunista), sui pezzi di De Gregori che lo stesso si rifiuta di spiegare per non essere frainteso (e quindi considerato portabandiera di valori bolscevichi). Forse il revisionismo storico di cui parlava Dell'Utri in campagna elettorale (e che inizia ben prima del Berlusconi IV) si basa proprio su questo: impressioni personali, scarsa informazione (e comunque mai legata alle fonti ufficiali), rielaborazione degli eventi in ottiche "moderne", non considerando la visione particolare del momento storico in cui un fatto è avvenuto. In questa logica anche la concezione e comprensione dell'arte va rivista: Graziano Cecchini è realmente un artista, come dice Sgarbi, e quindi il futurismo (quello italiano, dalla Russia dei gulag non abbiamo importato proprio un bel niente!), non è mai finito, abbiamo 100 anni di avanguardie false, di espressioni artistiche futuriste ma chiamate con altri nomi da chi vuole direzionare a proprio vantaggio la cultura, il canone classico di bellezza, l'armonia tra linea e forma è chiaramente espressione della proporzionata fisicità di Brunetta.