CLAWFINGER - Life will Kill you

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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2007 (Nuclear Blast/Audioglobe)

voto: 80

# PER CHI ASCOLTA: Crossover, Fear Factory, Korn, Rage Against the Machine

Tornano a distanza di due anni dal fortunato e incazzato “Hate Yourself with Style” i leggendari nu/rap metallers svedesi Clawfinger, con il settimo album della loro discografia. Come sempre ci hanno abituato, il trio scandinavo (qui con due nuovi compagni d’avventura) rilascia un altro avvincente lavoro in grado di miscelare suoni provenienti da più ambiti sonori, sempre capace di shockarci con la loro proposta fuori dal comune, per la presenza del cantato rap, che li ha resi famosi nella scena metal mondiale. Continuando il discorso intrapreso nella precedente release, che rappresentò il debutto per la potente Nuclear Blast, “Life will Kill you” contiene 11 arroganti e irriverenti songs, che non potranno non piacere ai fan di sempre della band, e potranno anche catturare l’attenzione di nuovi adepti e curiosi. L’album si apre con “The Price We Pay”, esaltante nel suo incedere, grintosa, melodica; bella song davvero, caratterizzata anche dalla presenza di archi. Segue la rappeggiante title track, forse il pezzo più ballabile dell’album, in grado di scatenare con il suo ritornello una delirante danza selvaggia. Il sound del combo, lungo gli undici pezzi, si dimostra sempre sperimentale nella sua proposta, ed è bello constatare che dopo vent’anni di onorata carriera, la freschezza e l’entusiasmo dei nostri, sia sempre al top. Zak, Bard e Jocke ci regalano come sempre ottimi brani, orecchiabili (“Prisoners” e “It’s Your Life” sono le song che preferisco), tosti, talvolta danzerecci (ma nel senso che vi si può scatenare un pogo violentissimo sopra); samples elettronici, vocals femminili, influenze grunge e hardcore, completano un lavoro multi sfaccettato che mi sento di consigliare un po’ a tutti, dagli amanti del rock più classico ai metallari estremisti più incalliti. Le liriche trattano, al solito, temi scottanti quali la politica e il razzismo. “Life will Kill you” è un melting pot di stili, musica heavy metal a 360° di cui sentivo la mancanza. Grande ritorno!

# MOMENTO D'ESTASI: le ritmiche frenetiche del trittico iniziale...

# PELO NELL'UOVO: una leggera influenza di Marilyn Mansoniana memoria.