BLINDEAD - Devouring Weakness
Empire Records, 2006
Periodo abbastanza fecondo per quanto riguarda la nuova
ondata di bands dedite a suoni sludge doom ultra mega dilatati. Dopo
Neurosis, Isis, Pelican e Cult of Luna, tanto per citarne solo alcuni, è arrivato il momento del debutto, sulla lunga distanza, dei polacchi
Blindead. In circolazione già dal 1999 e con tre demo all'attivo,
esordiscono per la connazionale Empire Records con questo "Devouring
Weakness". Sei lunghi brani per un totale di 44 minuti di suoni
angoscianti, pachidermici, asfissianti, nei quali è il senso di vuoto
incolmabile a prevalere al termine dell'ascolto del disco. Solo i
titoli dei pezzi sono indicativi per ciò che riguarda i contenuti, sia
emotivi che lirici, delle sei tracce contenute: suicidio, desolazione,
senso di sconforto e depressione sono solo alcuni dei temi trattati
all'interno di "Devouring Weakness". Le tracce, tutte molto simili tra
loro, sono contraddistinte da pesanti riff di chitarra, sui quali si
stagliano le vocals gutturali di Nick, molto simile, per alcuni versi,
al suo collega dei Cult of Luna, anche nella sua versione più intimista
e riflessiva. Analogamente, anche il sound si può avvicinare a quello
della band svedese; la differenza risiede nella classe dei master
scandinavi, nel costruire brani più articolati e atmosferici. I
Blindead, da questo punto di vista, sono ancora un po' acerbi e lontani
anni luce, dai gruppi succitati. Però, se siete amanti di questo genere
di sonorità, così malate, marziali, ripetitive, oscure e suicide, un
ascolto è caldamente consigliato, nonostante il mio voto si sia
mantenuto così basso...
VOTO: 65
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