BLOODSHOTEYE - An Unrelenting Assault

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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Galy Records, 2006

 

Un urlo in pieno stile Phil Anselmo, ai tempi d'oro dei Pantera, apre il secondo cd dei canadesi Bloodshoteye, intitolato "An Unrelenting Assault". Effettivamente quello della band nord americana è un vero e proprio assalto ai nostri padiglioni auricolari, un attacco deathcore al nostro cervello con il puro scopo di fonderlo. La cosa incredibile, che balza subito all'occhio leggendo la line-up del combo, è che il growling brutale profuso è ad opera di una donna, tal Jessica. Amici, l'avvenente singer ha una voce cattiva, profonda e intensa, anche quando, nei rari frangenti di tranquillità, la utilizza nella sua forma pulita e sussurrata. L'act dell'Ontario suona poi una sorta di metalcore in stile tipicamente americano, imbastardito e incattivito da un brutal death di derivazione sempre di origine statunitense: riff taglienti come rasoi costruiscono la base del disco; veloci blast-beat e l'oscura voce di Jessica completano il quadro di un lavoro non proprio avveniristico ed originale. Direi che l'anno scorso, dischi di questo tipo ne sono usciti a valanghe, quindi, come spesso accade per questo genere, di novità all'orizzonte neppure l'ombra. "An Unrelenting Assault" è un cd monolitico che già verso la sesta traccia inizia a stancare ed annoiare il sottoscritto, che comunque imperterrito va avanti per ascoltare le evoluzioni canore della bella cantante. C'è da dire una cosa a sostegno della band: ossia il tentativo di costruire brani complessi che si discostino dall'ondata metalcore americana; grind, thrash, hardcore e techno death confluiscono nelle note questo cd. Comunque sia, i Bloodshoteye devono ancora lavorare molto per poter raggiungere vette compositive di livello, per poter solo sfiorare la bravura dei Killswitch Engage, tanto per citare un nome. Comunque sia, il sentiero intrapreso può essere quello giusto, solo e solo se, la band cercherà di distinguersi dalla calderonica massa di band che suona questo genere, che nell'ultimo anno ha infestato il pianeta. Se pensavate che Angela Gossow degli Arch Enemy fosse cattiva, beh forse dovrete dare un breve ascolto anche a questo disco...

 

VOTO: 60