WILL'O'WISP - Unseen

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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Beyond Productions, 2001

I Will’o’Wisp si formarono nel settembre 1992 iniziando con uno stile orientato verso un genere dark-psichedelico. Trascorso oltre un anno, il gruppo cominciò a lavorare per la realizazzione di un demotape, e nel frattempo lo stile musicale si spostò verso una direzione più heavy ed oscura. Nel ’94 uscì il demo “Nocturnal whispers” che ottenne ottimi consensi in tutta Europa. Dopo una serie di concerti, i Will’o’Wisp cominciarono a realizzare il proprio debut cd, grazie anche all’inossidabile aiuto di Tommy Talamanca (chitarrista/tastierista dei Sadist) e ai suoi “Nadir Recording Studio”. Ne uscì “Enchiridion”, lavoro oscuro, fatto di una commistione di generi e stili (dal death alla techno). Finalmente arriviamo al 2002 e all’uscita di “Unseen”, registrato anch’esso al “Nadir Recording Studio” ed edito per la Beyond Prod. L’album in questione può considerarsi l’evoluzione di “Enchiridion”. Decisamente mostra una maggiore maturazione da parte della band ligure, grazie anche a una più facile assimilazione dei suoni e a una migliore produzione. Rispetto al precedente album, il sound è qui ancora più oscuro, claustrofobico a tratti, più vario e originale. Si possono ascoltare in alcuni tratti reminiscenze Pink Floydiane frammiste a passaggi techno death a la Cynic e a soluzioni un po’ folli degne dei grandiosi Voivod, ma già sentite anche negli ultimi lavori di Ensoph e Drastic. Una bellissima voce femminile fa’ capolino ogni tanto a dare un tocco etereo ad un album che è “dannatamente” buono. Si, c’è ancora qualche punto dove i nostri si perdono in passaggi un po’ prolissi o talvolta banalotti, ma in generale se vi sono piaciuti gli ultimi lavori di Ensoph e Drastic, sicuramente sarete affascinati dalle melodie orientaleggianti, oscure e rarefatte di questo lavoro. Per quel che concerne i testi, si tratta di un concept basato sulle divinità sumere e su alcuni aspetti del sonno. Molto bella è anche la cover del cd, un quadro di Johann Heinrich Füssli datato 1793. Da segnalare la partecipazione dello stesso Talamanca oltre che come produttore anche come chitarra acustica nel pezzo “Paatah”. Buon lavoro, consigliato…