RUMPELSTILTSKIN GRINDER - Buried in the Front Yard

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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2005 (Relapse/Self)

voto: 65

# PER CHI ASCOLTA: Thrash, Kreator, Metallica e Vader

Ma, come ci si può chiamare in questo modo così assurdo? Anche se la band fosse validissima, chi si ricorderebbe mai un nome del genere? Poi inevitabilmente, mi capita di associare la presenza, nel nome del complesso, di "Grinder" ad un genere splatter gore e invece mi devo ricredere dai primi quattro accordi che, quello che ho fra le mani, non è altro che un album di thrash metal anni '80 con i suoi suoni retrò, le sue "grezzate" ma anche con tutti i positivi aspetti che aveva il genere, così schietto e vero. E così i Rumpels...vattela a pesca, quintetto proveniente dalla Pennsylvania ci stupiscono con la loro ventata di energia e un pizzico di follia, che solo la Relapse Records poteva avere il fegato di produrre. "Buried in the Front Yard" è un disco onesto di speed-thrash metal influenzato dai primissimi Metallica, ma anche dal sound dei Kreator dei primi lavori, che conserva lo spirito eighties anche nella produzione, non propriamente al passo con quelle degli ultimi tempi. La proposta degli statunitensi non si limita però a ripetere pedissequamente gli insegnamenti dei maestri, ma arricchisce il proprio sound di altre componenti: di una vena hardcore tipicamente americana, di passaggi doomy e altri richiami punk. La band consta di ex membri di band quali Divine Rapture e Evil Divine; il batterista, Patrick Battaglia, dalle chiare origini italiane, mostra uno stile semplice ma fantasioso. La band è all'esordio e si sente, però con un lavoro sodo, c'è il rischio che possa diventare una grossa sorpresa per il futuro...

# MASSIMA ALLERTA: "The Day Merman Mt Tod", la song più completa dell'album.

# COLPO DI SONNO: gli ultimi brani, che tendono ad assomigliarsi un po' tutti.