DIECAST - Internal Revolution

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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diecast-internal revolution(Century Media, 2006)

voto: 75

# PER CHI ASCOLTA: Death/Metalcore, Killswitch Engage, Shadows Fall, Atreyu


Non ho ancora smaltito l’arrabbiatura per l’ennesimo Cd metalcore recensito, che tra le mani mi ritrovo l’uscita degli statunitensi Diecast che ci propongono, tanto per cambiare, un death/thrash dalle spiccate influenze metalcore. Freschi di una nuova line-up, che vede l’ingresso di Brad Horion al basso e Dennis Pavla alla batteria, i ragazzi di Boston riescono nell’intento di stupirmi, sparandoci undici tracce frizzanti, la cui base ritmica rimane comunque il thrash metal, con le vocals del bravo Paul Stoddard, ad alternare il tipico vetriolico screaming a voci pulite più vicine all’hard rock che al metal. E questo direi che è un punto a favore per la band americana che riesce in questo modo a stemperare certi momenti aggressivi con frangenti più rock’n roll orientati, non solo per il timbro della voce del buon Paul, ma anche per un ammorbidimento delle chitarre che ci deliziano con break acustici molto interessanti. Meno male che c’è questo tocco di originalità, altrimenti chissà quale altra stroncatura mi sarebbe toccato elargire. Ragazzi, devo ammettere che non pensavo potesse uscire un nuovo disco in questo ambito che potesse stupirmi, ma il lavoro fatto dai Diecast nelle note di "Internal Revolution" ha un che di prodigioso: la sperimentazione del quintetto è fresca, intrigante, unica; la band è abile dal passare da momenti di estrema ferocia, pesantezza e velocità a momenti in cui è forte la sensazione che a suonare sia un’altra band, spinta più verso territori hard rock melodici che altro. L’invito a dare un ascolto a questo cd è quindi d’obbligo, perchè se anche voi, come il sottoscritto, siete stanchi del solito metalcore scontato e banale, forse qui troverete qualcosa di diverso con cui deliziare i vostri palati sopraffini...

# MASSIMA ALLERTA: la bella e avvincente “Fractured”

# COLPO DI SONNO: il mio orecchio è rimasto incollato allo stereo per tutto il tempo...