CORPORATION 187 - Newcomers of Sin
Anticulture Records, 2008
voto: 65
# PER CHI ASCOLTA: Swedish Death, At the Gates, Dismember, Arch Enemy
La scena svedese non vive solo delle band provenienti da Gotheborg e Stoccolma, ma dalla piccola cittadina di Linköping, ecco riemergere dalle ceneri, gli ormai (dati per dispersi da un po' di tempo) Corporation 187, quintetto dedito ad un classico death/thrash senza compromessi, caratterizzato dalle classiche venature swedish death di At the Gates ed Unanimated. Undici cavalcate abbastanza tirate, all'insegna dell'headbanging sfrenato, con le tipiche ruvide chitarre svedesi a disegnare ritmiche incazzate, ma sempre comunque melodiche e le vocals corrosive del vocalist a ricercare di riprodurre il selvaggio latrato di Mr. Tompa Lindberg; graffianti assoli completano il quadro di “Newcomers of Sin”, che si rivela alla fine un discreto lavoro. Il solo difetto di questa nuova release dell'act scandinavo, è ahimé di essere uscito quasi tredici anni dopo “Slaughter of the Soul” e ciò ne penalizza enormemente la sua valutazione. Per chi è malinconico nei confronti di queste sonorità, un ascolto è per lo meno dovuto, gli altri si vadano a ripescare gli originali.
# MASSIMA ALLERTA: le affilate chitarre che contraddistinguono l'album.
# COLPO DI SONNO: nonostante l'ottimo assolo conclusivo,“Suffer As One” è noiosa