AS WE FIGHT - Black nails and bloody wrists
(Dockyard1/Edel, 2005)
voto: 60
# PER CHI ASCOLTA: Death/Metalcore, The Haunted, Heaven Shall Burn
La Danimarca dopo Hatesphere, Mnemic e Smaxone partorisce un’altra band che potrebbe catturare l’attenzione di molti ascoltatori. Sulla scia del successo che sta ottenendo in quest’ultimo anno il mix death melodico/metalcore, ecco arrivare al debutto, sulla lunga distanza (dello scorso anno il Mcd “Darkness of the Apocalypse”), anche questi As We Fight, con un album appunto, capace di mischiare il death metal scandinavo con il metalcore americano. Il risultato di questa commistione di sonorità è oramai sempre la stessa: chitarre aggressive, voci al vetriolo che si alternano con animaleschi growling, sprazzi melodici e velocità. Direi che le carte in tavola per un presunto successo ci siano tutte, anche se devo annotare ancora una certa immaturità nello stile della band, talvolta troppo involuto verso soluzioni oramai “anacronistiche” per il genere. A differenza di colleghi ben più famosi, gli As We Fight cercano qualche soluzione alternativa nell’utilizzo di una tastiera dalle spente tinte apocalittiche. Devo ammettere, ad ogni modo, che “Black nails...” può impressionare favorevolmente l’ascoltatore nelle prime quattro tracce, successivamente cade in un anonimo torpore da cui difficilmente ci si risveglia. Prodotti egregiamente negli Antfarm Studios da Tue Madsen, il risultato degli As We Fight alla fine risulta essere un po’ troppo scontato e privo di dinamicità, diventando così noioso. Speriamo che col tempo i ragazzi si facciano le ossa e cerchino di sfruttare meno i trend imperanti, cercando di personalizzare il proprio sound con idee più originali...
# MASSIMA ALLERTA: l’apocalittica “I Bury My Head in My Hands”
# COLPO DI SONNO: la seconda parte del cd, troppo scontata e noiosa.