IN QUEST - The Comatose Quandaries

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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IN QUEST The Comatose Quandaries(Dockyard1/Edel, 2005)

voto: 75

# PER CHI ASCOLTA: Death, Meshuggah, Darkane, Nile

 

Nati dalle ceneri dei System Shit, i belgi In Quest evolvono ulteriormente il loro sound, sempre e comunque fatto di una miscela esplosiva di death metal e partiture brutal, ma oggi lo arricchiscono con atmosfere plumbee e decadenti, talvolta apocalittiche. Se i primi album erano fortemente ispirati dai Cannibal Corpse e in seguito dal sound di Soilwork e In Flames, il nuovo lavoro ci restituisce una band che propone una sorta di brutal death prog con un’influenza più marcata derivante dai Meshuggah e dagli Strapping Young Lad. Le caratteristiche peculiari della band rimangono comunque intatte: lavoro di chitarre impressionante, drumming devastante, tastiere tetre e opprimenti che creano atmosfere rarefatte, ottime vocals, sia growl che pulite da parte del nuovo vocalist svedese Mike che ha sostituito più che degnamente il vecchio membro fondatore Sven passato nelle file degli Aborted. Il sound, il feeling che emana “The Comatose Quandaries” potrebbe essere tranquillamente la colonna sonora della fine del mondo, per quei suoi passaggi da brivido; ascoltatevi “Warpath” e capirete di cosa stia parlando: le ritmiche sincopate, le atmosfere angoscianti ci rubano le ultime molecole d’ossigeno capaci di tenerci in vita. Citavo i Meshuggah come punto di riferimento principale per l’uso più frequente, rispetto al passato, di stop’n go, blast beats, ambientazioni industriali oscure e minacciose; ma nel suono degli In Quest sono rintracciabili anche influenze derivanti dal thrash/metalcore americano, dal cyber death dei primissimi Fear Factory e dal brillante brutal di act quali Nile o Cephalic Carnage. Ottima la produzione, ottimi i musicisti, ottimi soprattutto gli intriganti e angoscianti solos, capaci di toglierci gli ultimi soffi vitali. Da rilevare la presenza infine, in veste di guest, del vocalist dei Mnemic, Michael, sulla title track di questo entusiasmante “The Comatose Quandaries”. Grande passo verso una vita (o una morte) piena di successo...

# COSA FUNZIONA: ottime le decadenti e futuristiche atmosfere sul tappeto death metal.

# COSA SERVE: meno monoliticità dei pezzi.