Tommy Bolin - Teaser (1975)
Label: Nemperor records
Issued: 1975
Va bene la repentina sferzata funky, ma Come taste the band è pur sempre l'ultimo disco del bulldozer Viola carico che, rivitalizzato di nuova linfa, sta dilaniando i palchi di mezza Europa. Ma Tommy Bolin è troppo irrequieto, strafatto e dominato dalla propria tumultuosa creatività per accontentarsi del quotidiano fallout di reggiseni. Il suo debutto solista, contro ogni logica commerciale, esce nei medesimi giorni di C-T-T-B e ne rappresenta l'inevitabile, oscuro ed erratico Mr. Hyde discografico. OK, c'è la continuità hard rock, garantita dal riffone di The grind, dalla compattezza di Teaser e dal falsetto di Hughes (non accreditato) in fondo a Dreamer. Ma c'è soprattutto un groove marcatamente funkettone (non solo i due eccellenti strumentali Homeward strut, Marching powder, antipodicamente collocabili tra il cilindro di Blackmore e gli occhiali da sole di Zappa), regghettone (People, people, il finale di Lotus) e persino cazzon-latineggiante (il calypso sussurrato di Savannah woman). Ascoltate questo disco mentre immaginate voi stessi nel settantacinque che attraversate la Florida a cavallo di un'Harley con il davanzale di Pam Grier che preme contro la vostra schiena.
Sì però avrei fretta: Homeward strut / Wild dogs / The grind