Chris Joss - You've been spiked (2004)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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Chris Joss You ve been spikedLabel: Eighteenth street lounge music

Issued: 2004

 

 

 

 

 

 

Al di là della evidente consapevolezza vintage, comunque lontana dagli eccessi lounge alla Basement jaxx o dagli intellettualoidismi alla Groove armada, pervade il disco una (godibilissima) devozione funkadelica nei confronti di Sua Maeastà Lalo Schifrin (la iperurbana Discotheque dancing) e territori affini, tanto che Drink me hot potrebbe commentare la sequenza soft-porno di un film blaxpoitation con Pam Grier, mentre Wrong alley street pt. 1 e 3 sarebbero perfette rispettivamente per la scena della fuga dell'antagonista e quella dell'inseguimento che introduce il pre-finale nel medesimo film. L'indie-funk da hipster con la barba incastrata nella telescrivente della title track introduce il suono del sitar che sarà (fin troppo) ampiamente esplorato nel successivo Sticks, mentre i pezzi afterhours in chiusura interpretano mirabilmente quello stesso senso tipo-Studio-54-alle-prime-luci-dell-alba-e-bicchieri-rotti-per-terra di cui si appropriarono già alcune (leggi: molte) (fin troppo) blasonate band di Bristol nei fruscianti anni novecentonovanta (cfr. Riviera 69n Waves of love ma soprattutto il calypso post-sbronza di Early morning wandering).

 

Sì però avrei fretta: Drink me hot ( Wrong alley street (part 3) / Waves of love