Eivind Aarset - I.E. (2015)
Label: Jazzland recordings
Issued: 2015
Impeccabilmente infiocinato dalla balistica Rask, l'ultimo album del celebre chitarrista di whale-jazz norvegese si sviluppa astutamente equidistante tra divagazioni quasi progressive (le grevitudini crimsoniane di Through clogged streets, passed and rotten buildings, l'aroma heavy-canterburese che a tratti scaturisce da Rask, il landscape-sound di Hidden / feral che probabilmente vi costringerà a risentirvi Echoes ancora una volta) e testurizzazioni di matrice squisitamente elettronica (Il David Sylvian mesmerizzato da qualche parte in Wanderlust, la ipersaturazione aphextwin/nica di They'll be asked nothing, le diffrazioni post-rock di Sake) convergenti in una personalissima miscela ambient/noise sfiziosa e senz'altro appagante. E-A si esibisce regolarmente a Punkt festival di Kristiansund. Se vi sovviene di andarlo a vedere fate molta attenzione agli incroci. Ce ne sono di insidiosissimi, in quel di Kristiansund.
Sì però avrei fretta: Through clogged streets, passed and rotten buildings / Rask