Eivind Aarset - I.E. (2015)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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Eivind Aarset IELabel: Jazzland recordings

Issued: 2015

 

 

 

 

 

 

Impeccabilmente infiocinato dalla balistica Rask, l'ultimo album del celebre chitarrista di whale-jazz norvegese si sviluppa astutamente equidistante tra divagazioni quasi progressive (le grevitudini crimsoniane di Through clogged streets, passed and rotten buildings, l'aroma heavy-canterburese che a tratti scaturisce da Rask, il landscape-sound di Hidden / feral che probabilmente vi costringerà a risentirvi Echoes ancora una volta) e testurizzazioni di matrice squisitamente elettronica (Il David Sylvian mesmerizzato da qualche parte in Wanderlust, la ipersaturazione aphextwin/nica di They'll be asked nothing, le diffrazioni post-rock di Sake) convergenti in una personalissima miscela ambient/noise sfiziosa e senz'altro appagante. E-A si esibisce regolarmente a Punkt festival di Kristiansund. Se vi sovviene di andarlo a vedere fate molta attenzione agli incroci. Ce ne sono di insidiosissimi, in quel di Kristiansund.

 

Sì però avrei fretta: Through clogged streets, passed and rotten buildings / Rask