Mostly autumn - Pink floyd revisited (2004)
Label: Classic rock productions
Issued: 2004
Apprestarsi a replicare una band come i Pink floyd richiede una progettualità immensamente solida, finalizzata alla rigenerazione bit a bit (cfr. i Musical box alla prese coi Genesis di P.G.) o alla completa ricontestualizzazione (cfr. i The the alle prese con Hank Williams). Nella popolosissima terra di mezzo, affollata di cover band da festa della birra di Travo regnano l'approssimazione e, perché negarlo, un certo alcolico enstusiasmo. Se pensate che tutto ciò abbia a che fare con l'annoso teorema della grande truffa del rock and roll, la cui formulazione più adeguata al contesto di codesto articolo è "il maschio bianco adulto si imbarazza se viene ascoltato mentre canticchia sotto la doccia" allora Brick in the wall vi sembrerà imbarazzante, Sheep scivolosa che una tendina insaponata, Run like hell da concorso maglietta bagnata al Bar Gianni e il duetto vocale maschio-femmina in Comfortably numb, perdonatemi, mestruazionale. Un po' meglio Fat old sun, interessante la rendizione di Julia dream. Ma la triste verità è che nessuno può suonare dal vivo la musica dei Pink floyd. A cominciare dai Pink floyd.
Sì però avrei fretta: Julia dream