Martin Barre - The meeting (1996)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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Martin Barre The meetingLabel: Presshouse records

Issued: 1996

 

 

 

 

 

 

La ostinata (e scellerata) emancipazione di Martino Lancillotto prosegue con la rodata alternanza di energetici pop/rock AORientati (The meeting, Outer circle, Tom) e digestivi pop/rock (molto) vagamente tulleggianti (The potion, ma soprattutto la Broadsword-tulleggiante I know your face) oppure profondamente tulleggianti (la Roots-to-tulleggiante Spanner). Eppure, trascurando una insulsa Running free che sarebbe perfetta come quarta traccia del lato B della colonna sonora di un film come Ghostbusters, la pancia del disco mostra una volta tanto una certa ispirazione (Misere, Time after time, la già citata Spanner, la ectoplasmatica The audition in chiusura), però discontinua per via di come le (poche) buone idee, mai finalizzate, risultano sparpagliate in giro laddove i momenti più compiuti sono quelli creativamente più sofferenti. Un approccio intenzionalmente decostruttivista, lo stesso di certi ipercelebrati pasticceri odierni, e indubbiamente masochista.

 

Sì però avrei fretta: Time after time / Dreamer