Enzo Jannacci - E allora… concerto (1981)

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Scritto da: Alberto Calorosi

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e alloraconcerto enzo jannacciLabel: Ricordi

Issued: 1981

 

 

 

 

 

Songwriting mansuetamente in bilico tra celentanismi e, uh, bombaaa. Un esempio? Nella title track ci sono i ragazzi che muoiono per qualcosa vs. l'indifferenza degli adulti che piuttosto ballano al concerto vs. ma Dio nel frattempo che cazzo fa?, ok, ok, ma il morire di overdose di nascosto per la vergogna piazzato lì, a metà canzone, quasi per caso è l'ennesimo (innecessario) archetipo della poetica istintiva, inconsapevole e deflagrante di Jannacci. Parecchio più indietro, il giochino banfi-pecoreccio-montagnani che soggiace alla ripetitiva Bandiera fiorentina, scritta da un offuscato B. Viola, e la ancor più ripetitiva fila/sciocca in rima tronca Pesciolin, che fareste bene a saltare del tutto. Brutta gente, altro caciaroso celentanismo (oligarchia vigliacca di potenti sbruffoni vs. la povera gente che non fa le vacanze vs. alla fine avremo tutti quanti un metro di terra sulla pancia) soffre anche di un disco-abbrivvio cecchettiano tipo siglia di Atlas ufo robot ("Si trasforma in un raggio missile", esattamente quella). Non convince l'ortodossa e immancabile cover di Conte (Genova per noi) ma ci riesce invece il prog/melo iconoclasta (nei suoni  e nelle liriche di D. Fo) di Prete Liprando, umile, amplificante eco della voce di Dio, castigatore di potenti e idolo della povera gente. Se non tutta, perlomeno quella che ha visto qualcosa.

 

Sì però avrei fretta: Prete Liprando / E allora… concerto