The Firebirds - Light my fire (1968)
Label: Crown records
Issued: 1968
Fondamenti di protomarketing. Raccattare quattro ventenni tra i session-men meno dotati e più affamati del periodo. Ficcargli in tasca un blister di pasticche. Roba potente. Chiuderli ai chiave per tre giorni dentro a uno studio di registrazione. Costringerli a suonare vecchi scarti di altre produzioni. Serve un titolo ad effetto, Light my fire per esempio. Ma chi se ne frega dei Doors. Serve una supertopa in copertina. Magari avvolta nelle fiamme. Sì, dai, avvolta nelle fiamme. Nei tre giorni i ragazzi emeranno energia quanto un'abat-jour di energia. Ci metteranno passione, adrenalina. Si impegneranno come e più dei migliori professionisti. Il risultato sarà una amatoriale incisione stile Experienced Cream of Iron Butterfly talmente grezza e sconclusionata che i Blue cheer a confronto vi sembrano i Beatles di Sergent Pepper e Tony Iommi un disciplinato chierichetto. Tranne Warm up, che proviene da un'altra session.
Sì però avrei fretta: No tomorrows / Reflections