John Illsley - Never told a soul (1984)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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John Illsley Never told a soulLabel: Vertigo

Issued: 1984

 

 

 

 

 

 

Nell'esordio solista del bassista che contende a Billy Talbot il titolo di bassista più tricologicamente affine a Brian May della storia del rock, tanta, tantissima morbidezza sonora D-S-like (The night café vs. Tunnel of love, ma solo prima delle fottute trombette; Jimmy on the central line vs. Twisting by the pool; Let the river flow vs. Telegraph road; vado avanti oppure ho rotto?) e un rassicurante canticchiato nasal/torpido alla Ian Anderson metàottanta, quello di Said she was a dancer (Boy with chinese eyes et al.) o alla Mark Hollis prima di sgorillare completamente, cioè prima di Spirit of Eden (Never told a soul, di nuovo Let the river flow). La stravagante Northern land, che avrebbe tutta l'aria di sembrare lo score di un mini biopic sui D-S diretto dal vicino di casa di Alex Cox, in realtà non è che un semplice Bignami dell'intero album. L'inconfondibile Mark-Knopfler-touch che impreziosisce The night café, Northern land e Let the river flow invece è eseguito da... indovinate. Come dite? Chi? Proprio lui.

 

Sì però avrei fretta: The night café / Let the river flow