Stone Gossard - Bayleaf (2001)
Label: Epic
Issued: 2001
Nella reghettonz-caraibica-amaca-e-daiquiri Cadillac, nel morbidoso grunge-lounge (il cosiddetto grounge) Fits, che immediatamente ricondurrete a una specie di Chris Rea chiuso a chiave nei gabinetti dell'aeroporto di Seattle, nel biker-lentone southern da serbatoio luccicante Every family, nella volonterosa, intenzionalmente lennoniana Fend it off. O forse ancora nella ossequiosa devozione di Sua Maestà Neil Young (Anchors vs. Words between the lines of age, Hellbent vs. Out on the weekend, Bayleaf vs. Cortez the killer). Sicuramente meno nel nel ruvido grungettino Pigeon (cfr. Mankind, il primo capolino autoriale di Gossard nei P-J) e nella biascicata e immotivata Bore me, sorta di Last exit più sbilenca e pacificatoria è evidente ciò che risulta evidente praticamente in tutti gli album solisti dei non-leader appartenenti a band famose. Vale a dire una pervicace volontà di affrancamento dal suono mainstream al quale (generalmente controvoglia) avrebbero consistentemente contribuito. Con risultati, stavolta, sorprendentemente convincenti.
Sì però avrei fretta: Bayleaf / Fits / Anchors