Julie's haircut - Adult situations (2003)
Label: Homesleep
Issued: 2003
Il sunset boulevard dell'indie-pop inizioterzomillennio è caratterizzato da un labirintico girotondismo stilistico vistoso quanto il trucco di una vecchia prostituta impellicciata, e probabilmente altrettanto contaminato. E' il caso specifico del terzo album degli aspiranti songwriters di Sassuolo. Al di là dei comunque numerosi episodi indie limpidamente fuzzy (il poco azzeccato singolo We are not alone, la Rem/inescente Your life's highlights for the American Award con tanto di campane), e dei (fortunatamente) sporadici residui di sbragoneria noise (ma fate caso alla divertente pronuncia anglo-arszàna della fanciulla in Electric 80) fanno (più o meno) timidamente capolino sonorità più complesse. Nella introduttiva In the air tonight, aromaticamente psych, occhieggiano Syd Barrett e il Maggiore Tom; Beatles e Jeff Buckley, invece, in The last living boy in Zombietown; certa sonnolenta folkatronica (Beck, Eels) in Marmalade. La conclusiva, bellissima Private hell, intimamente post-sonica (Bad seeds vs. Tindersticks?), prelude a certi (auspicabili) ampliamenti di orizzonte musicale prossimi venturi.
Sì però avrei fretta: Private hell / The last living boy in Zombietown / The big addiction