Marilyn manson - Heaven upside down (2017)
Label: Loma vista
Issued: 2017
Ventennalmente in sospeso nell'iperuranio vorrei(essereunmusicista)-ma-non-posso(perchénonhounbricioloditalento), il reverendo Manzotin Manson continua a fluttuare lì attorno come un fantasma abitudinario, tra un Alicecoooperino poltergeist shock rock (Tatooeed in reverse significherebbe non avere rimorsi, nelle fumose parole di Manzotin medesimo), ditonelculosi doppelganger old-school cyberpanchettini (la discreta Saturnalia), fatue evanescenze new wave (Blood honey) barra David Bowie (Heaven upside down) e, per tutto il resto del disco, un ectoplasmatico consesso glam oltretombale stile Nine inch dolls (Say10 è senz'altro un titolo carino) cantato con la timbrica e la perizia di uno che ha appena finito di vomitarsi sulle scarpe. Il satanismo dei testi ha lo spessore di un monologo di Bargnocla e gli insistenti autobiografismi sono persino peggio (l'importanza del ruolo dell'artista: "I write songs to fight and to fuck", Jesus crisis; la complessità matematica del cosmo: "One, two, three, four, five, six, seven, eight, nine, ten / revelations come in twelve", Revelation #12). Threats of romance macina improvvidamente i riff di Gypsy (Uriah heep) e Whole lotta love (Led zeppelin). E' l'unico motivo per cui varrebbe la pena ascoltarsela.
Sì però avrei fretta: Saturnalia / Say10