Living colour - Pride (1993)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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Living Colour PrideLabel: Epic

Issued: 1993

 

 

 

 

 

 

Prima e unica compilation pre-scioglimento, pubblicata come da (oscena) consuetudine discografica unicamente per ottemperare senza troppa fatica agli obblighi contrattuali residui. La storia favoleggia di una furibonda discussione tra i membri della band relativamente alla direzione musicale di quello che sarebbe stato il quarto album dei L-C. L'esercizio che propone l'autore di queste righe consiste nell'ascoltare i quattro giganteschi inediti (se da un lato These are happy times sembra recuperare perte del florilegio crossover di Vivid e Visions testimonia una rinnovata vitalità pop-soul ottantiana, al contrario Release the pressure è semplicemente una delle canzoni più acuminate e violentemente rock della storia) di questa compilation e immaginarsi la temperatura interna di una stanza al cui interno si stiano azzuffando i signori D. Wimbish, W. Calhoun, C. Glover e V. Reid. Completano la tracklist una oculata selezione dai primi due album (quattro canzoni ciascuno), la (trascurabile) versione live di Memories can't wait già apparsa su Biscuits e soltanto un paio di hit dal più recente Stain.

 

Sì però avrei fretta: Release the pressure / Sacred ground / Visions