Qui w/ Trevor Dunn - Qui w/ Trevor Dunn (2017)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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Qui w Trevor DunnLabel: Joyful noise recordings

Issued: 2017

 

 

 

 

 

 

Blandizie avant-noise old-school con oleosa liquidità jazz-funk (Buon giorno Nicolò, Business neutral) o densa nebulizzazione funk-jazz (My great idea, Weirder gender), vale a dire esattamente il suono di una band di teenage-mutant-ninja-zombie che si esibisce nella sala da ballo deserta di una Love boat adagiata sul fondo dell'oceano. Si tratta del trademark conclamato del superospite Trevor Dunn, l'individuo che per decenni ha concretizzato tutte le note basse fuoriuscite dal cervello putrido di Mike Patton. Altrettanto (ma differentemente) Patton-ali i momenti garage-math-furenza esternati per esempio in Ashtray heart e Sexual friend. Pubblicato nel 2017 e circondato temporalmente da un fitto sottobosco di edizioni limitate (ep, singoli, split) che testimoniano una indomita vitalità, con o senza Trevor Dunn (The bees / Those stairs prendeva in giro il crooning lamentoso italiano mentre Misty si colloca dalle parti dei Faith no more di Easy), l'album fatica comunque a esprimere una personalità propria e distintiva e sembra un po' tutto buttato lì, come pezzi di rumore semisciolti che galleggiano nella sglaciazione noise delle vostre orecchie ipoacustiche.

 

Sì però avrei fretta: Cut yourself thin