Boy George and Culture club - Life (2018)
Issued: 2018
Label: BMG
God & love, l'apertura elettrorocchettara percorsa da (anemiche) venature trip-hop annacquatamente in zona Fratellanza chimica auspica una ritrovata consistenza se non autoriale perlomeno produttiva. Non è così, giacché il resto dell'album ripropone avvizziti clichet ottantiani, barcamenandosi tra un (invero gradevole) disco-funk (Bad blood racconterebbe la turbolenta relazione, ora soltanto professionale, tra Boy George e Jon Moss), l'ennesimo innecessario reggheppop (il pessimo singolo Let somebody love you) e una desolante prateria di insignificanti poppettini (Runaway train, Resting bitch face) eventualmente corredati di pretestuose pennellate simil-calypso (Human zoo) o big-band (il riff di Different man clona improvvidamente You can leave your hat on in un modo che non può non solleticare nell'ascoltatore esecrabili battutine omofobe da bar Gianni). Decisamente sfumate le (allora notevoli) doti canore di Boy G., che sentirete sovente in difficoltà, specialmente quando la band lo lascia (quasi) solo (per esempio nel gospel conclusivo Life).
Sì però avrei fretta: Bad blood / God & love