Arctic monkeys - Tranquility base hotel & casino (2018)
Issued: 2018
Label: Domino
Intriganti sonorità reminescenti di certo sofisticoso avant-lounge anniottanta (American sports vi farà pensare a una sorta di interpolazione tra la pettinatura a conchiglia di Sade e la pallida estetica dopolavoristica degli It's immaterial) o acid-brit crepuscolare (la elvis/iana The ultracheese; The world's first ever monster truck front flip potrebbe ricordarvi un non-commovente Llolyd Cole alle prese con l'annuncio al telegiornale dell'omicidio di John Lennon) limacciosamente soul (Tranquility base hotel & casino), ordinatamente funky (Four out of five) o sci-fi (l'allunaggio musicale di Star treatment in apertura) e sempre, comunque eccessivamente bowie-gnolicchiante (Batphone et troppi al.). La produzione lenticolare suggerisce una iconosclastia di fatto inesistente, eppure spiazza e porta a scambiare una discutibile (ma interessante) progettualità stilistica per una neoconcettualità avant-rock di questi miei stivali infangati. Ciò che colloca l'album nella discografia della band non tanto come Revolver in quella dei Beatles ma come qualcosa di intermedio tra la materica concrezione di Presence in quella dei Led zeppelin e la cremosa persistenza brit-glucosica di Magic whip in quella dei Blur. Forse.
Sì però avrei fretta: American sports / Tranquility base hotel & casino