The Dresden dolls - Yes, Virginia… (2006)
Label: Roadrunner records
Issued: 2006
Provate a unire i puntini: il cheerlady-punk ipercompresso di Modern moonlight, i carilloneschi ammiccamenti morrison-kurt-weill-iani (My alcoholic friends vs. Alabama song), l'intimismo vocina-piano-testi-stronzi alla Tori Amos sdilinquita (Mrs. O) o impertinente (Necessary evil) e un'attitudine torbidamente progressive nel modo in cui potrebbero essere progressive i Bad seeds (Shores of California). La figura che vedete, una sorta di nexus virtuale tra certo decadentismo Weimariano e la teatralità post-punk à-la Lene Lovich, ma con un occhio sempre aperto a sorvegliare il musical newyorchese pre-sessantottino, rivela un songwriting solidamente figlio del suo tempo e astutamente trasversale tanto nelle forme musicali quanto nell'iconografia. Ascoltate questo disco mentre cercate di convincere vostra moglie a indossare quella guepière in latex che vi è costata un occhio della testa e una figura di merda col portinaio.
Sì però avrei fretta: Mrs. O / Sex changes / My alcoholic friends