John Illsley - Glass (1988)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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john illsley glassLabel: Vertigo

Issued: 1988

 

 

 

 

 

 

Ti sei distratto un attimo e, splach, la tua copia di Brothers in arms è finita nella pozzanghera. Tiri una saracca, poi ti chini e la raccogli con due dita. Com'era logico aspettarsi, le canzoni sono tutte slavate. Your latest trick è diventata All I want is you coi suoi tremendi ricami soft porno di sax, Why worry adesso è una specie di The world is made of glass con tanto di flauto di Pan sintetico, la misteriosa Ride across the river ora è una similreggheggiante World turns to blue, per tacer dei tre pezzi lobotopop in apertura al cui confronto i Breakfast club cacano in testa ai Roxy music. Avendo a disposizione i Dire straits al completo e l'intero cast di produzione di Brothers in arms, sei convinto che persino i Black kalzamaglia avrebbero saputo fare di meglio.

 

Sì però avrei fretta: She wants everything / Let's dance