Neil Young - Blue note café (2015)
Label: Reprise records
Issued: 2015
L'idroponico Life delude N-Y al punto da indurlo a buttare tutto all'aria ancora una volta e contemporaneamente infatuarsi degli sberluccicanti ottoni portati in dote dal fido Talbot in una gelida notte di harvest moon. L'energia emana da subito, e l'urgenza live rende insopportabile attendere l'uscita del disco: la band si scaraventa in tournée col maldestro cipiglio di una qualunque pub band dell'Illinois e in tasca un repertorio quasi esclusivamente inedito. Il live che ne consegue è "troppo bello per essere pubblicato [dalla Geffen]" e finisce nel cassetto a sedimentare per ventisette anni. L'ascolto odierno, mistificato dalle ispiratissime pubblicazioni successive, offre comunque qualche spunto. Tra tutti, un chitarrismo dolente e in un certo senso persino epico (una inamovibile Don't take your love away from me, una straordinaria Ordinary people) opposto ma complementare alla furia cavallopazzesca e, con l'eccezione di certe eccessive affettazioni (Ten men workin'), una inaspettata fluidità soul nei momenti rallentati (One thing, Twilight, il sorprendente inedito Bad news comes to town). Il tutto, egregiamente codificato nella desossiribonucleica Tonight's the night che occupa per intero l'ultima facciata, ma che potrebbe occuparle tutte e otto senza annoiare un istante.
Sì però avrei fretta: Don't take your love away from me / Ordinary people / Twilight