Eric Woolfson - Poe: more tales of mystery and imagination (2003)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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eric woolfsons poe more tales of mystery and imaginationLabel: Limelight records

Issued: 2003

 

 

 

 

 

 

A tredici anni di distanza dal figlioletto conteso di nome Freudiana, il primo album interamente composto e prodotto da E-W vivacchia tra gli A-P-P più Gaudi/osi (la inutilmente trinitaria The pit and the pendulum, la strappatesticolare Somewhere in the audience, la conclusiva Immortal), manierismi musical/eschi (i crescendi di lego in Goodbye to all that e nella sterotomica Wings of eagles) a cui si aggiungono un corale ad effetto (The bells vs. Hyper-gamma spaces), una offuscata divagazione su Sirius (l'introduttiva Angel of the odd) e un inaspettato spiritual da negri in catene (la ottima Train to freedom). OK che l'album è tratto da un musical, ma il gospel di Train of freedom, i violini irish di Goodbye to all that e la generale atmosfera di cartapesta lo collocano indubbiamente fuori registro narrativo trattandosi, ricordiamolo, di Edgar Allan Poe. Per tacere dei contenuti. E' probabile che persino Celine Dion si rifiuterebbe di cantare scemenze del calibro di "All that we see is but the shadow of a shadow of a dream within a dream / but if a tree is evergreen then maybe part of us could be eternal", Immortal. Oppure mi sbaglio?

 

Sì però avrei fretta: Train of freedom / The bells