Giant The Vine - A Chair At The Backdoor

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Scritto da: MAT2020

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Commento di Fabio Rossi

 

Giant The Vine A Chair At The BackdoorArtista: Giant The Vine

Album: A Chair At The Backdoor

Genere: Progressive Rock

Anno: 2023

Casa discografica: Luminol Records

Tracklist:

  1. Protect Us from the Truth
    2. Glass
    3. The Potter's Field
    4. Jellyfish Bowl
    5. The Heresiarch
    6. The Inner Circle
    7. A Chair at the Backdoor

 

Line Up

Antonio Lo Piparo – bass

Daniele Riotti – batteria

Fulvio Solari – chitarra

Fabio Vrenna - mellotron, chitarra

Altri musicisti:

Ilaria Vrenna (piano sulle composizioni 1,2 e 6)

Simone Salvatori (piano sulla composizione 4)

Gregory Ezechieli (sassofono sulle composizioni 1 e7)

 

 

Un attento cultore della musica prog d’annata intuirà, sin troppo facilmente, che il nome della band ligure Giant The Vine ha palesi riferimenti a gruppi del calibro Gentle Giant e Genesis. Infatti, Giant e One For The Vine sono il titolo di brani celeberrimi delle due storiche formazioni inglesi. Elementare Watson, direbbe Sherlock Holmes! Ascoltando la musica del loro secondo album, “A Chair At The Backdoor”, i Giant The Vine mostrano il loro smisurato amore verso il prog, ma non rimangono ancorati agli anni Settanta, sviluppando sonorità dall’approccio più moderno accostabili, per esempio, ai Porcupine Tree, Laviàntica o ai Secret Machines, non disdegnando digressioni verso il post rock.

Le sette composizioni, abbellite talvolta dalla presenza del pianoforte e del sassofono, sono interamente strumentali e d’altronde anche il precedente disco Music for Empty Places del 2019 aveva la medesima caratteristica.

La qualità del soundwriting è di elevata caratura e certamente questo lavoro otterrà ampi consensi tra gli appassionati del genere. La musica sa essere potente, ma anche sinuosa e si presenta in una veste diretta senza inutili e ridondanti orpelli, direi che i Giant The Vine abbiano volutamente cercato di evitare l’eccessiva complessità e pomposità che talvolta caratterizzano prodotti similari. Una scelta che trovo assolutamente corretta specie se si vuole puntare verso un pubblico più vasto oltre a quello di nicchia.

La strada intrapresa è quella giusta.