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Sweeney Todd

Scritto da: D.D.

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U.S.A /G.B. 2007


Secondo la leggenda Sweeney Todd sarebbe realmente esistito nella Londra del 1700, dove questo esperto barbiere avrebbe tagliato la gola a 160 persone per una sete di vendetta nei confronti di un malvagio giudice che gli avrebbe portato via la moglie e la piccola figlia. Questo l’argomento del film.

Film di Tim Burton che ricrea il famoso musical di successo degli anni ’70 scritto da Hugh Callingham Wheeler e musicato da Stephen Sondheim. Il regista a proposito di questo confessa: “Da lì viene il film, mi ha attratto l’insieme di musica romantica, horror e humour. È un musical particolare, i personaggi sono chiusi in se stessi, esprimono i loro pensieri attraverso le canzoni”. I protagonisti sono Johnny Deep e Helena Bonham Carter: il primo è alla sesta recitazione con il regista mentre la seconda, oltre ad avere interpretato diversi film, è anche la moglie del geniale cineasta.

Come di consueto, per la filmografia di Burton, la sequenza che apre il film e dove scorrono i titoli iniziali è magistrale e da sola vale quasi tutta la pellicola. Il diabolico barbiere di Fleet Street, che il regista definisce a ragione “tragicamente buffo”, uccide per vendetta, per avere una rivalsa personale, in una Londra dal sapore gotico e vittoriano ricostruita alla perfezione dal grande scenografo premio Oscar italiano Dante Ferretti. Da incorniciare la sequenza dove i due protagonisti cantano e ballano con un matterello e una mannaia in mano. Il film contiene molti spunti tipici della poetica del regista americano e come altre volte regala ai suoi fedeli spettatori una favola nera dove scorre molto sangue: purtroppo è meno ispirato del solito, anche se il finale è degno di alcuni precedenti capolavori.

Sicuramente è migliore la seconda parte rispetto alla prima perché più fitta di colpi di scena. Nota di merito agli attori: su tutti Deep (nomination all’Oscar) e Sacha Baron Cohen che veste i panni del simpatico ciarlatano finto italiano Adolfo Pirelli.