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Il destino nel nome

Scritto da: D.D.

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Ind/U.S.A. 2006


Mira Nair racconta le vicende e le fatiche di una famiglia indiana che si trasferisce in America. Il film è tratto da un libro del premio Pulitzer dal titolo L’omonimo Jhumpa Lahiri.

Come dice il titolo la storia ruota intorno al nome del protagonista che viene chiamato dai genitori Gogol in onore dell’amato scrittore russo; questo nome chiaramente è un macigno per un giovane indiano cresciuto negli Stati Uniti. Viene affrontato il classico tema dell’immigrazione e della difficoltà di integrare due culture completamente differenti come quella indiana e quella americana. Oltre allo scontro tra due culture si trovano momenti dove si assiste all’altrettanto classico scontro generazionale tra genitori e figli. Questo film, tendente alla fiction, scorre abbastanza bene e si lascia guardare anche se non dice molto: si limita a narrare le vicende scadendo nell’inevitabile polpettone.

Infatti vi è troppa carne al fuoco: il regista casca nella più pura retorica mancando di realismo, con il risultato che il film, agli occhi del pubblico più attento, sembra smaccatamente costruito. Al suo interno troviamo momenti ad effetto: Mira Nair cerca di usare l’arma dell’ironia facendo dire qualche battutina (più che altro freddure) ai suoi personaggi per farsi piacere dal pubblico meno attento diventando così un film “piacione”, ruffiano ma insipido. Il difetto maggiore è quello di non analizzare ma solo di spiegare, in maniera macchiettistica addirittura, la cultura e il mondo indiano. Se la regista indiana di mezz’età si fosse soffermata nello spiegare l’ambientamento della madre in un paese sconosciuto, oppure avesse analizzato uno dei tanti passi del film il risultato sarebbe stato sicuramente più interessante…. Nonostante tutto costituisce un discreto prodotto commerciale anche se vuole avere le pretese di essere film da Cinema d’Essai.