THE INVISIBLE (2007): una bella fotografia e una trama stuzzicante per un clamoroso flop. Strizzatine d’occhio agli adolescenti complessati e colonna sonora caciarona con A Perfect Circe, Death Cab for Cutie, Snow Patron, TV on the Radio tra gli altri. 4

REVOLUTIONARY ROAD: la noia di vivere una vita apparentemente perfetta. Ogni via di fuga è destinata a fallire. Rappresentazione di un’epoca curatissima per un film con poche sfumature ma con tanta inquietudine di fondo. Buono, però non lo riguarderei neanche sotto tortura. 6/7

IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON: Da un racconto di Scott Fitzgerald che si legge in 15 minuti a quasi 3 ore di film. Dalla trama e dalla durata mi aspettavo una cagata pazzesca o un polpettone infernale. Invece il film in fin dei conti si salva e vince la scommessa: fotografia color seppia, trucco perfetto, regia di Fincher sapiente con qualche lungaggine, specie nella seconda parte. 6/7

THE CODE: un consiglio: Evitare il più possibile produzioni (specie le ultime) che vedono come protagonisti Antonio Bandears e/o Morgan Freeman, peggio se insieme, come in questo caso. 4

THE WRESTLER: Randy l’ariete un tempo idolo delle famiglie ed ora vecchia e gonfia carcassa, martoriato nel corpo, nel cuore e nell’anima. Rimasto (anche musicalmente) alla fine degli anno ottanta, non trova spazio nel mondo reale e si rifugia una volta di più in quello fittizio delle seggiolate sul groppone. Belle le inquadrature alle spalle, che mostrano un perdente che cerca invano un suo ingresso nella vita. Qualche schematismo di troppo, ma è il mio tipo di film. Marisa Tomei come non l’avete mai vista. 7/8

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