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Ponyo sulla scogliera

Scritto da: AlterEgo

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“Ponyo sulla scogliera” (2009) è l’ultima fatica in regia di Hyao Miyazaki, il noto regista di cartoni animati giapponese. Miyazaki è noto soprattutto nel mondo degli “otaku”, come amano definirsi, cioè gli amanti dei cartoni e manga “made in Japan”.
La trama del film è incentrata su una bambina-pesce/sirenetta, chiamata Ponyo,  che aspira divenire una bambina vera perché diventa amica di Sosuke, un bambino di cinque anni che vive con la sola mamma in riva al mare. Il padre, infatti, è il capitano di una nave e perciò raramente in famiglia. 
La trama un poco ricorda naturalmente la vicenda di Pinocchio, da burattino di legno a bambino in carne ed ossa.
La pellicola s’inserisce nel classico filone di Miyazaki, cioè della storia a sfondo ambientalista in cui l’umanità è sempre prona alla distruzione della natura, mentre animali e cose inanimate tendono al bene.
Il regista pluripremiato è stato intimamente coinvolto nella produzione di questo film in cui lui ha disegnato personalmente il mare e le onde che hanno ruolo importante nella storia.
Il disegno dei paesaggi e degli sfondi, come prevedibile, è curatissimo e delizierà gli amanti delle forme e colori dei cartoni giapponesi più belli. Il tratto con cui sono disegnati i protagonisti è quello tradizionale dell’autore, simile ai “cartoni storici” che abbiamo imparato ad amare in TV come Conan e la prima serie di Lupin III. La qual cosa può essere di sollievo per i più che 30enni, non abituati alla recente produzione “modernista” dei cartoonist nipponici.