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La romana

Scritto da: D.D.

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Ita/Fra 1954


Adriana, una giovane donna, si innamora di Gino ma ben presto si accorgerà che questo ha moglie e figlia; delusa dagli uomini si metterà a fare la vita fin tanto che incontrerà il giovane Mino.

Il film è diretto da Zampa ed è tratto dall’omonimo romanzo di Moravia con la sceneggiatura a cura dello stesso scrittore, Bassani, Zampa e Flaiano. Nonostante il film sia composto da un cast di fini letterati di tutto rispetto (i dialoghi però risultano troppo freddi) non decolla perché si limita a raccontare fatti, la storia; in un film lo spettatore chiede, e si aspetta, qualcosa di più: questo qualcosa in più lo dovrebbe dare il regista, ma purtroppo non tutti i registi sono capaci di dare questo valore aggiunto e Zampa non è uno di questi. Il regista non riesce a ricreare le atmosfere del romanzo che in questo contesto risultano finte, da teatro di posa: la Roma che fa da cornice alle disavventure di Adriana sembra di cartapesta. Quindi anche in questo rifacimento cinematografico (come quasi tutti del resto) non viene resa giustizia alle pagine letterarie non centrando in maniera sufficiente l’epoca in cui è ambientata la storia. Zampa non riesce a trovare spunti fortunati dal romanzo di Moravia, come gli capitava invece con le opere di Brancati che prendeva spesso come ispirazione, limitandosi a narrare le vicende. La regia accentua eccessivamente i toni drammatici e romantici sfociando, in alcune sequenze, in bieco e scontato melodramma. Il film non si ferma ad analizzare i personaggi, che sono in secondo piano rispetto alla storia raccontata. Comunque il film non è malvagio, anzi si lascia guardare con piacere; ciò nonostante, anche in questo caso, il romanzo letterario è sicuramente migliore rispetto alla ricostruzione cinematografica. Da notare che questo è uno di quei rari casi dove la voce narrante è quella di una donna. La giovane Adriana è interpretata da Gina Lollobrigida che dimostra, oltre alla sua strabordante bellezza, una discreta bravura recitativa, decisamente superiore alla più blasonata e lodata Sofia Loren. Il film ebbe un discreto riscontro al botteghino alla sua uscita nelle sale cinematografiche italiane.