Usa 2003

Se l'essere a conoscenza di situazioni geopolitiche disastrate vi mette a disagio, allora questo film non fa per voi.
Se credete che esistano complotti politici atti a screditare il divino mandato democratico dei governi occidentali, allora questo film non fa per voi.
E potete anche passare alla lettura della recensione successiva.

Jonathan Demme, noto ai più per film campioni al botteghino (Philadelphia, The Silence of the Lambs..) si cimenta con un film-documento sulla vita e sull'attività di Jean Dominique, proprietario e speaker di Radio Haiti Inter.
Se non siete a conoscenza della situazione degli ultimi 30 anni di una delle più belle isole caraibiche in fondo non è del tutto colpa vostra;
gran parte degli organi di informazione nostrani sembrano da tempo essere ripetitivamente più interessati ai fatti di cronaca locale (che hanno evidentemente un peso micropolitico maggiore), che alla situazione internazionale.
Tuttavia non vi racconterò io questa storia: esiste qualche pubblicazione a riguardo (nel tempo si provvederà a recensirle nella sezione "Libri") ed esiste questo film, diretto con tatto e con gusto, e magnificamente supportato dalla presenza costante del protagonista, uomo eclettico e libero pensatore.

Mi limito a notare che, a differenza delle scudisciate ideologiche dei documenti di Michael Moore, The Agronomist tende a presentare una realtà che diventa "grande cinema" solamente in virtù di un sapiente montaggio, ma che comunque sarebbe rimasta "grande reportage" grazie alla soggettiva obiettività dell'operatore alla macchina ed alla naturale epicità del soggetto.

Invito chiunque abbia intuìto alla visione della storia di un "agronomo senza terra".