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Tutti gli uomini del presidente

Scritto da: AlterEgo

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“Tutti gli uomini del presidente” è un film del 1976 basato sul best seller dal titolo omonimo, libro pubblicato due anni prima sulla vicenda giornalistico-politico-giudiaziara più importante della storia americana..
Gli autori cartacei sono Carl Bernstein e Bob Woodward, per quell’opera vincitori di un Pulitzer, che nel film sono interpretati rispettivamente da Dustin Hoffman e Robert Redford.
Notoriamente la vicenda investe  lo scandalo politico Watergate che scosse l’America dalle fondamenta all'inizio degli anni 70.
Nel 1972, il 17  giugno 5 uomini furono arrestati nottetempo mente con un’effrazione erano entrati nel comitato elettorale nazionale del Partito Democratico in un edificio del complesso chiamato Watergate a Washington.
Due giovani cronisti del Washington Post furono incaricati di seguire la vicenda che portò col tempo alle dimissioni del presidente in carica Nixon poco prima di subire l’onta dell’impeachment da parte del Congresso.
Infatti, grazie principalmente  al lavoro di Woodward e Bernstein, instradati da una “talpa” all'interno dell'FBI ribattezzata Gola Profonda, fu scoperto che i cinque del Watergate lavoravano segretamente per il comitato di rielezione del repubblicano Nixon da cui erano pagati tramite fondi neri per sabotare la campagna elettorale dei Democratici.
Il film diretto da Alan J. Pakula è un bel pezzo di giornalismo investigativo, da definire più che altro un documentario con attori, che ripropone le intuizioni, il lavoro, la costanza dei due giornalisti nello scavare in profondità nell’episodio.
Giudicata con gli occhi di oggi, la pellicola fu girata quasi in “tempo reale” solo tre anni dopo gli avvenimenti, la qual cosa rende assai affascinante l’ambientazione, i costumi del periodo,  le tecnologie mediatiche dell’epoca.
Oltre a Redford e Hoffman da ricordare la partecipazione di Jason Robards che vinse l’Oscar come attore non protagonista, per un totale di quattro Academy Award collezionati dal film nell’edizione del 1976.
Fu il primo film, dicono le cronache, visto dal presidente democratico Jimmy Carter quando fu eletto nella tornata elettorale del 1976, la prima dopo lo scandalo. E certamente sempre di attualità sul problema della corruzione politica e della libertà di stampa.