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Bellissima

Scritto da: D.D.

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Ita 1951

La Magnani è Maddalena Cecconi, la quale porta la piccola figlia ad un provino per una parte in un film diretto da Blasetti. Capolavoro fine-neorealistico da un soggetto di Cesare Zavattini con la sceneggiatura curata Da Suso Cecchi D'Amico e il futuro regista Francesco Rosi, oltre che dal regista stesso Luchino Visconti che, come norma, lo dirige in modo perfetto ed impeccabile.


Il regista esprime il concetto che il mondo del cinema crea false illusioni alla gente e che i registi sono tutti dei ciarlatani: infatti il film si apre sulle note de "L'elisir d'amore" di Donizzetti e all'interno del film compare Iris, qui montatrice cinematografica ma protagonista del film neorealistico Sotto il sole di Roma, la quale cerca di far tornare con i piedi per terra Maddalena. La Cecconi vuole per la figlia un futuro migliore, sia per il bene della piccola oltre che per il proprio egoismo: infatti vuole vedere Maria sulla grande ribalta, dove lei non è riuscita ad arrivare, dove ha fallito. Maddalena in certe sequenze, specialmente quella iniziale in casa, ricorda la Giovanna di Ossessione: infatti Visconti in un primo momento aveva pensato alla Magnani, ma a causa dello stato avanzato della sua gravidanza il ruolo passò alla Calamai. Maestrale è la scena sul greto del fiume che, presa singolarmente, può essere tranquillamente un film a sè stante. I dialoghi tra Maddalena e il marito Spartaco, oltre che essere azzeccati, riassumono tutta l'essenza del neorealismo. "Il coro", soprattutto quando sostiene Maddalana contro il marito, delle donne guidate dalla portiera è da antologia per la forza realista che sprigiona. Così come è molto realista la scena divertente e al tempo stesso malinconica nella quale l'istruttrice di Maria dopo aver bevuto "3 uovi" vuole un caffè molto zuccherato.

Magistrale ed emozionante la scena del pianto "chiarificatore" di Maddalena seduta con la figlia su una panchina, mentre dietro di lei si vedeno le luci di un Luna Park. In questa sequenza la Magnani improvvisa e fa gridare alla sua Maddalena "Aiuto" marcando meravigliosamente la disperazione di questa madre-donna. In questo film la Magnani è sublime, questa è una delle sue interpretazioni più alte, di gran lunga superiore a quella di Roma città aperta. E' incredibile come questa attrice sia eccessiva ma non risulti mai eccessiva. Visconti anche in questo film racconta di una famiglia e in questo caso il collante è l'immenso amore che entrambi i genitori provano per la figlia.

Da segnalare la presenza del regista Blasetti nella parte di sè stesso e il bravissimo Walter Chiari nel ruolo di un trafficone del mondo dello spettacolo.