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G-Saviour

Scritto da: AlterEgo

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Esiste tutta una casistica di fumetti e cartoni animati trasposti in film con veri attori. Con diverso grado di successo.
Per gli amanti della saga giapponese di Gundam esiste anche il film  “live” che si chiama G-Saviour.
La Sunrise, storica produttrice della serie dei Gundam, si è cimentata in questo progetto nel 2000.
Si tratta di un lungometraggio della durata di 93 minuti diretto dal regista Graeme Campbell impiegando principalmente attori canadesi, nessuno di grande fama.
Girato in inglese, in Giappone il film è stato doppiato in lingua nipponica. Finora non è stato doppiato in italiano.
Forse per lo scarso successo incontrato tra gli amanti della serie.
Il tutto accentuato dal fatto che si è vociferato che il creatore originale della serie, Yoshiyuki Tomino, non fosse favorevole a questo progetto tanto da non esservi stato coinvolto.
Il film ha parecchie peculiarità rispetto al cartone indipendentemente dall’uso di attori in carne ed ossa che hanno scontentato gli accaniti fans dell’universo Gundam. I critici sottolineano la mancanza di profondità nei caratteri dei personaggi invece solita nelle serie animate ma si nota soprattutto la scarsità di scene con i “mobil suit” (grandi robot) in azione. Nonostante che le poche scene di combattimento inserite siano piacevoli e i robot ben costruiti e abbastanza “credibili” nel contesto di una pellicola dal vivo.
Curiosamente questo è l’unico film in cui non vi è la parola “Gundam” nel titolo né questa viene citata in alcuna scena della pellicola.
Altro aspetto rilevato dagli appassionati è la mancanza di effetti tecnologici avanzati tali da stupire e avvolgere lo spettatore nell’ambiente futuristico e ipertecnologico caratteristico delle produzioni  animate giapponesi di fantascienza.
Facile supporre che ciò sia stato causato da un budget limitato rispetto ai film hollywoodiani rimpinzati di effetti speciali.
Questo film rimane probabilmente un “incompiuto” conosciuto quasi unicamente tra gli appassionati della saga che compie 30 anni nel 2009.
Perché evidentemente un’ambientazione scenica come quella del mondo di Gundam meriterebbe  investimenti in scenari reali o virtuali ed effetti speciali di livello ben superiore a quelli riservati per questa produzione.