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La grande abbuffata

Scritto da: D.D.

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Fra/ Ita 1973


Quattro amici decidono un suicidio gastronomico di massa rinchiudendosi in una villa fuori Parigi. Film di Marco Ferreri dove i quattro protagonisti di questo capolavoro sono tutti attori di razza cari al regista: Mastroianni (il pilota), Noiret (il giudice), Tognazzi (il ristoratore) e Piccoli (il produttore televisivo).

La caratteristica della poetica del regista è quella di provocare, scuotere il pubblico con gesti e contenuti eclatanti; qui, con sequenze decisamente forti e crude non adatte a palati troppo fini, forse, vi è la summa di questa sua poetica fatta anche di metafore, simboli e allegorie. Nell’arco del film si susseguono orge sessuali e gastronomiche non fini a se stesse ma grazie a loro il regista dà un giudizio di condanna alla società a lui contemporanea, a un mondo in via di dissoluzione. Il critico Fofi, recensendo il film scrive che: “mette un dito sulle piaghe maleodoranti della nostra cultura ma con una negatività che riesce a essere produttiva e utile nella sua provocazione”.

In questo turbinio gastronomico-erotico Ferreri ha il grosso merito di non scadere nella volgarità rendendo la pellicola un vero e proprio capolavoro cinematografico. Film sempre in bilico tra il grottesco e il drammatico dove Mastroianni è l’unico dei quattro protagonisti che non riesce a entrare appieno nella parte (il grottesco non è proprio nelle corde di questo stupendo attore). Da ricordare la Ferreol che con bravura accompagna i quattro protagonisti in queste mostruose orge erotico-alimentari. Film malinconico che tocca punte altissime di tristezza e disperazione. Ferreri, il meno italiano tra i registi, sceneggia il film con lo spagnolo Rafael Azcona (già autore per Bunuel). Il film venne presentato al Festival di Cannes e venne accolto, sommerso più che altro, da fischi.

 

 

Commenti   

 
dalse
0 # Capolavoro!dalse 2009-11-20 16:18
assoluto direi. i francesi in quegli anni arrancavano un po' nel confronto col cinema italiano. non possiamo dire la stessa cosa oggi...
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