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Niente da nascondere (Caché)

Scritto da: D.D.

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Fra 2005

Sicuramente il film dell'anno. E' la storia di un giornalista e della sua famiglia che viene sconvolta e minacciata da inquietanti messaggi anonimi...

Thriller (non certo il mio genere preferito) francese con una regia di Haneke vellutata, delicata, quasi perfetta; sembra che sia un'esercitazione di stile, fine a se stessa, invece serve a creare un'atmosfera di inquietudine e di ansia; sensazioni che si ripercuotono anche nello spettatore grazie, anche, al fascino del buio della sala. Maurizio Porro sul "Corriere della Sera" scrive che la sceneggiatura sembra essere stata scritta da Camus; questa affermazione è sicuramente la migliore possibile ed immaginabile per spiegare il film in poche parole; oltre che di Camus, aggiungerei che nella sceneggiatura si può trovare anche qualcosa di kafkiano...

Questo thriller atipico ha la caratteristica di tenere costante il tono della narrazione: non si alza mai, non vuole stupire con inutili colpi di scena come la maggior parte dei contemporanei film di genere. Anche il ritmo filmico è costante e piuttosto "parlato" (non uso il termine lento perchè potrebbe essere interpretato con un' accezione negativa), se si eccettua il "picco" (scena totalmente inaspettata ma assolutamente azzeccata) che scuote lo spettatore dal torpore "camussiano"; dopo questo "picco" il ritmo si abbassa nuovamente e torna all'origine.

Il regista con la sequenza finale (consiglio di seguirla attentamente anche durante i titoli di coda) non vuole dare troppe spiegazioni e lascia spazio all'immaginazione, alla interpretazione, alla "soggettività" del singolo spettatore con un finale aperto.

Vincitore a Cannes per la migliore regia.