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Così ridevano

Scritto da: D.D.

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Ita 1998

Film scritto e diretto da Gianni Amelio nel quale viene raccontata la storia di Giovanni, che parte dalla Sicilia per aiutare il fratello Pietro già inserito a Torino. Giovanni è analfabeta e punta tutta la sua vita e il suo "travaglio" sul fratello sedicenne mantenendolo negli studi. Il film inizia il 20 gennaio del 1958 e si conclude il 5 luglio del 1964.

Questo grandissimo film è suddiviso in sei capitoli: Arrivi, Inganni, Soldi, Lettere, Sangue, Famiglie. Racconta il disagio e le difficoltà di due immigrati meridionali nella Torino ricca ed operosa anche se molto poco aperta socialmente. L'uso del dialetto, soprattutto quello siciliano, è predominante nei dialoghi, facendo risultare la pellicola ostica (infatti il film usci nelle sale con i sottotitoli). Film molto bello con dei momenti molto alti, cinematograficamente parlando, come per esempio la scena del furto del portafogli sul tram, oppure la sequenza che condiziona inesorabilmente le vite dei due fratelli, o il finale malinconico.

Il film risulta molto delicato, ma intenso ed altamente drammatico oltre che pessimistico. Il regista con un'ottima regia entra in punta di piedi in questa storia. I due protagonisti (Lo Verso nelle vesti di Giovanni, il fratello maggiore e Giuffrida in quelle di Pietro, il fratello minore) sono diretti molto bene e risultano parecchio bravi, soprattutto Lo Verso. La fotografia, ad opera di Luca Bigazzi, è più che lodevole con un grandioso uso delle luci.

Purtroppo alla sua uscita nelle sale cinematografiche non riscontrò il favore del grande pubblico che lo ignorò al botteghino. Mentre fu molto apprezzato, giustamente, dalla critica: infatti vinse il Leone d'oro al festival di Venezia.