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Steamboy

Scritto da: AlterEgo

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“Steamboy” è un film di animazione giapponese del 2004 nel genere “steampunk” diretto dal regista Katsuhiro Otomo, già noto come autore di “Akira”. Lo “steampunk” è un sottogenere della fantascienza  in cui si  immagina che nel passato, inispecie il periodo vittoriano e di Conan Doyle, vi fossero macchine e meccanismi di tipo moderno alimentati a vapore o con altre fonti diverse dall’energia elettrica. Altre opere  della categoria, per dare una idea, sono “Laputa: castello nel Cielo” di Miyazaki o la serie “Nadia, il mistero della pietra azzurra”.
La trama del film è situata  in piena Rivoluzione Industriale inglese a metà Ottocento di cui cerca di ripercorrere le aspettative positiviste riposte nello sviluppo scientifico imperniato sulla prima Esposizione Universale svoltasi a Londra nel 1851.
Un ragazzo, Ray Steam, appassionato di tecnologia e scienza,  viene suo malgrado trascinato nelle vicende che coinvolgono il padre ed il nonno nelle loro ricerche sull’energia termica.
Il disegno è curato sia nei tratti dei personaggi che negli sfondi tradizionalmente sempre il pezzo forte della tradizione cartonistica nipponica. Prevalgono i colori pastello la qual cosa da una sensazione di relax. Almeno questa è l’opinione epidermica del sottoscritto. Vi è consistente uso della tecnica computerizzata CGI.
Il film ha ricevuto critiche contrastanti per via della lunghezza totale di 126 minuti, giudicata eccessiva, e in particolare per la durata di  alcune scene come la sequenza di esplosioni finale. Inoltre biasimata la mancanza di spessore generale dei caratteri che ha lasciato l’amaro in bocca agli appassionati di Akira.