Recensioni

Il Generale Della Rovere

Scritto da: D.D.

Questo utente ha pubblicato 302 articoli.

Ita, Fra 1959

Rossellini racconta le disavventure di Bertone (De Sica) che durante la guerra è un intrallazzone che campa sulle disgrazie altrui e sul gioco d'azzardo. Verrà catturato dalle SS e dovrà fingersi il Generale Della Rovere per aiutare i nazisti a vincere i partigiani scoprendo notizie sulla loro organizzazione. Tratto dal romanzo omonimo del giornalista Montanelli che ha curato la sceneggiatura con Amidei e Fabbri.
Il personaggio interpretato da De Sica viene catapultato in una situazione più grossa di lui che con il passare dei giorni diventa sempre più grande ed insopportabile. Film pieno di retorica ma ugualmente molto intenso, interno al quale si possono trovare alcuni rigurgiti neorealisti. Come sua consuetudine Rossellini risulta troppo ridondante: in questo caso non riesce a trovare la vena poetica del suo fortunato periodo neorealista.
Il regista comunque realizza con innegabile maestria un più che discreto film, anche se un po' troppo politicamente corretto. Il finale ricorda, in un certo senso, quello de La Grande Guerra (entrambi vincitori ex aequo del Leone d'oro a Venezia) dove c'è un riscatto di Bertone e degli altri protagonisti. Montanelli si ispirò ad un personaggio realmente vissuto al tempo della guerra la cui famiglia querelò il grande giornalista per diffamazione.
Come al solito De Sica è un istrione, "un animale da cinematografo", impagabile per la classe che sprigiona, e lo è ancora di più nelle parti che lo possono accomunare alla propria vita al di fuori del set come in questo caso. Oltre alla bellissima prova offerta da De Sica da notare la bella, stilisticamente, interpretazione del colonnello delle SS ad opera di Hannes Messemer.
Questo film può considerarsi il classico film fatto su commissione.