Recensioni

Akira

Scritto da: AlterEgo

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Non succede spesso che un film ricavato da un manga di successo mantenga le promesse della striscia cartacea.
Uno dei più noti esempi è Akira (1988), di Katsuhiro Otomo, basato sul voluminoso manga omonimo di 2182 pagine prodotto dallo stesso Otomo.
Il film è ambientato in una futuristica Neo-Tokyo del 2019 costruita su un’isola galleggiante nella baia di Tokyo dopo la distruzione della città a causa di un’apparente esplosione atomica.
La trama ha guadagnato notorietà per la commistione inusuale di politica, costume e fantascienza.
Racconta le vicende di una banda di giovinastri motociclisti, mentre in lotta con un’altra gang, finiscono  loro malgrado coinvolti in misteriose vicende che riguardano esperimenti militari su un certo Akira.
Il film scorre veloce senza pause con l’intrecciarsi delle varie vicende che si congiungono con l’andare della narrazione.
Akira è un classico dell’anime nipponica, e come tale sia il disegno caratteristico  che le musiche di Shoji Yamashiro sono sottoponibili a ben poca critica sicché il tutto corrobora  a formare ciò che viene considerato un piccolo irripetibile capolavoro di animazione. Tanto da avere molti fan per il mondo. Negli USA Leonardo di Caprio ne vorrebbe girare la versione con attori in carne ed ossa.
In Italia la Panini Comics ha pubblicato il manga in doppia edizione, l’ultima terminata nel 2005.
Sia il film, rimasterizzato nel 2001 e uscito in dvd, che il manga sono certamente un “must” per i collezionisti e appassionati di fumetti e cartoni giapponesi.