Recensioni

(Movies on telegram pt. 10)

Scritto da: marc

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Arieccoci…Come da copione: zero immagini, zero approfondimenti. Per quelli c’è sempre google. Let’s go to the party! (en savate).


AMABILI RESTI: Siamo dalle parti di Creature del cielo, per chi se lo ricorda. Peter Jackson sfrutta il suo talentaccio in una storia in cui gli effetti speciali sono funzionali non più a scontri epici bensì al sogno e all’emozione. Storia di una quattordicenne brutalmente uccisa da un vicino di casa. 7/8


INVICTUS: Il nostro regista preferito alle prese con Mandela e la squadra di Rugby del Sudafrica. Un po’ di agiografia non appanna il talento di Clint il quale confeziona  - con le giuste riprese -  una storia che sa emozionare senza appesantire. Bene, come sempre. 7/8


DIAMOND 13: Da queste parti ci piacciono assaje i noir francesi di ultima generazione, cupi, disperati, politicamente scorrettissimi…e questo, pur non essendo dei più riusciti, rimane comunque godibilissimo. 6/7


SHUTTER ISLAND: che Scorsese non sforni capolavori da un po’ è ormai chiaro, ma i film sono sempre solidi e ben costruiti, forse un pelo prevedibili come in questo caso. Ottimo il taglio tipicamente anni ’40, intrigante la trama.
Da annoverare tra le opere minori del regista, ma di ottima fattura. 7


REVANCHE!:  l’Austria in questi anni sta dando prova di avere ottimi talenti (Noi ci adeguiamo con quello che passa il convento). Film lento ma non privo di colpi di scena. Straziante ne suo parlare di vite mai del tutto realizzate. 7/8
 
 
LEGION: Immagino che qualcuno dirà che è la cagata del secolo: per me alla pari del remake The crazies è un horror di buona fattura e con qualche scena da antologia (la vecchietta assassina). 7
 
 
CHLOE: Ehi ma…nessuna stroncatura a sto giro? Arriviamo subito: tutti ne parlano discretamente, ma questo giallo a sfondo sessuale mi ha fatto venire l’anuria. Da Egoyan ci aspettavamo altro. Buona prova di attori. 5/6
 
 
IL PROFETA: ecco invece uno dei film dell’anno: tanto crudo violento e realistico, quanto mistico. Storia di un detenuto semianalfabeta 19enne che dalle angherie del carcere emerge come un freddo e intelligentissimo calcolatore in grado di crescere e superare sensi di colpa e sudditanze continue. 8