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Signore e signori, buonanotte

Scritto da: D.D.

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Ita 1976

Film prodotto dalla Cooperativa 15 maggio e composto da 14 episodi diretti da un prestigiosissimo cast di registi: Comencini, Loy, Magni, Monicelli e Scola. Grandioso il cast di attori e le musiche che sono di Dalla, Venditti, Mazzucca e Samale. I 14 episodi sono legati dalle trasmissioni di una rete televisiva.
Divertente e bel filmetto corale che racconta con molta satira ed ironia un periodo italiano. Molto bello l'episodio "Sinite parvolus" nel quale il regista Comencini, con molta durezza, parla, in maniera quasi neorealistica, del lavoro minorile in una Napoli dove il vescovo continua nell'assurda lotta della chiesa contro i contraccettivi. Da segnalare la simpatica apparizione di Villaggio nella parte di un sociologo cinico e in odore di nazismo. Divertente il siparietto tra il presentatore Mastroianni e la regia che gli proibisce di fumare in diretta televisiva. Con la trasmissione "il disgraziometro" anticipa con molta lungimirante ironia le tante trasmissioni contemporanee contenenti i vari "casi umani" che popolano la nostra disgraziata televisione. Come di consuetudine Manfredi, diretto da Magni, risulta sugli scudi nel ruolo di un cardinale romano che, per essere eletto pontefice dal conclave, si finge in punto di morte. Mentre Gassman è insolitamente macchiettistico e sotto tono.
Il film spesso cade nel luogo comune e nel macchiettismo, ma riesce quasi sempre a strappare un sorriso senza il bieco uso di volgarità gratuita, tipica delle commedie natalizie a cui è abituata la nostra Italietta contemporanea. Bella e discretamente pungente satira di costume su di un paese con poche virtù e tanti vizi e comportamenti dubbi delle classi dirigenti italiote.
Molto eloquente il finale corale dove anche un sosia dell'allora presidente della repubblica Leone balla una tarantella indiavolata. Sicuramente è un film più incisivo visto dopo trent'anni.