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Lo spione

Scritto da: D.D.

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Fra 1962

In un gruppo di rapinatori c’è un informatore della polizia che metterà involontariamente un proprio compare e amico nei guai con la giustizia e per tirarlo fuori dovrà faticare parecchio….

Ottimo cast di attori francesi ben diretti dal regista Jean-Pierre Melville. In questo film, dove spicca il tema dell’amicizia virile, troviamo un incipit decisamente buono, grazie a un lungo piano sequenza mentre scorrono i titoli di testa, che ci introduce alla perfezione dentro il clima della storia. Intreccio articolato e complesso ma ben strutturato che rende questa pellicola più che positiva anche se, come tutti i polizieschi, fine a se stessa.

Tutti sontuosi i protagonisti: Jean-Paul Belmondo, qui cinico, tenebroso, controcorrente come nelle pellicole che gli hanno portato maggior successo e riconoscimenti e Serge Reggiani. Lodevole anche il cammeo di Michel Piccoli. Da notare le numerose ambientazioni buie che insieme alle musiche arricchiscono questo buon poliziesco e ci fanno percepire l’atmosfera. Buono il finale senza vincitori ma solo con vinti. Il regista francese dimostra il proprio raffinato talento di fine cineasta prendendo ispirazione e omaggiando al tempo stesso i vecchi noir americani.

Gran film di uno dei precursori della Nouvelle Vague che nulla ha a che vedere con gli scadenti prodotti polizieschi che la televisione italiana ci propina sotto forma di fiction.