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Le Chiavi di Casa

Scritto da: D.D.

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Ita 2004

Un grande film di Gianni Amelio. E' la storia di un padre che ritrova il figlio, adolescente e portatore di handicap, dopo averlo abbandonato in seguito alla morte della madre in sala parto.

L'argomento di questo film, la disabilità, era sicuramente difficoltoso da sviluppare senza scadere nel pietismo e nella falsa retorica buonista di molti film hollywoodiani. Non vuole provocare compassione ma raccontare la diversità come è in realtà, mostrare le piccole ma enormi difficoltà della quotidianità. Amelio riesce con maestria a descrivere la diversità in maniera molto delicata e autentica, riuscendo perfino a strappare qualche sorriso.

E' l'incontro difficile e traumatico di una persona con il mondo della disabilità; dal rifiuto iniziale che piano piano evolve in accettazione, può cominciare un percorso comune che si preannuncia pieno di difficoltà ma affascinante e, grazie a molto amore, sicuramente da intraprendere.

Nella prima parte del film la narrazione si concentra sulla descrizione, quasi documentaristica, della vita del ragazzo e del conflitto interiore del padre, mentre la seconda parte parla del loro nascente rapporto padre-figlio. Finale da vedere dove si può capire l'umanità della situazione.

Kim Rossi Stuart risulta più che buono, anche se avrebbe potuto "tirare fuori il capolavoro" visto che la parte lo permetteva. Charlotte Rampling è decisamente brava e convincente. Andrea Rossi è semplicemente quella meraviglia di se stesso... La regia è puntuale e discreta come al solito. Da segnalare la sceneggiatura e una bella fotografia. Prende spunto dal romanzo "Nati due volte" di Pontiggia. Nonostante la raffinatezza del Leone d'Oro alla Mostra di Venezia: Il Segreto di Vera Drake di Leigh, il film di Amelio doveva e poteva vincere; era anche il favorito prima e durante la manifestazione.