GB. 2006

Il film, caruccio ma nulla più, racconta la morte di Lady Diana e i risvolti mediatici che ha comportato per la regina e per tutta la famiglia reale inglese. è un documentario molto romanzato su di un capitolo molto importante della vita pubblica e privata della Regina d'Inghilterra.
Buona e insolita l'idea di sfatare il tabù della monarca vista solo in una chiave pubblica. Qui infatti è raccontata nella quotidianità: come al momento della sveglia mattutina, nel guidare la vecchia jeep guadando un fiume, nel rapporto simpatico e amorevole con i propri cani oppure mentre si pulisce il naso dopo un momento di commozione.
Helen Mirren nei panni della regina è innegabilmente brava nel rendere umana una delle persone più potenti e medianiche del mondo: vincitrice più che meritata dell'Oscar e della Coppa Volpi per questa interpretazione gelida, impassibile e più che veritiera. Il film può essere visto sostanzialmente per la sua straordinaria interpretazione della Mirren che riesce ad offrire un ritratto discreto e abbastanza a tutto tondo della regina. La brava attrice non riesce però a cancellare gli errori della sceneggiatura, infatti il suo personaggio è intriso di retorica. Il ritratto che il regista costruisce per il primo ministro Tony Blair è smaccatamente entusiastico e risulta molto progressista, oltre che vero e unico salvatore della patria d'Albione.
Il film nel suo complesso è troppo buonista e poteva essere sviluppato decisamente meglio, ma (per essere corretti) anche infinitamente peggio. All'interno del film ci sono molti momenti reali presi da servizi televisivi del tempo. I connotati fisici dei personaggi sono molto somiglianti a quelli originali e non scadono in macchiette da "Bagaglino". Si poteva dare molto più spazio alla vecchia, rincoglionita e alcolizzata ma molto simpatica nonchè cinematografica Regina Madre, e anche all'altrettanto simpatico e goliardico Duca di Edimburgo Filippo.